martedì 31 luglio 2012

LO SGUARDO DEL VIAGGIATORE 2° Edizione







Vi segnalo la seconda edizione del concorso "Lo Sguardo Del Viaggiatore"

eccovi il comunicato stampa anche se per maggiori informazioni e scaricare il bando di concorso vi consiglio di correre al link della pagina

Al via la seconda edizione del concorso letterario "Lo sguardo del Viaggiatore e il racconto dei luoghi"
C'è tempo sino al 30 agosto 2012 per partecipare al Concorso promosso dall'associazione culturale GO SLOW SOCIAL CLUB
Al via la seconda edizione del Premio nazionale "Lo Sguardo del Viaggiatore e il racconto dei luoghi" ideato e coordinato dall'Associazione culturale GO SLOW SOCIAL CLUB. Il Premio, patrocinato dall'Associazione NEOS (Giornalisti di viaggio associati http://www.neosnews.it/) verrà assegnato, dopo lo scrutinio dei voti espressi dalla Giuria composta da professionisti del mondo del fotogiornalismo di viaggio e illustratori, il prossimo 16 settembre a Milano in occasione della quarta edizione del GO SLOW SOCIAL FESTIVAL nelle sale dell'Acquario Civico.
Il Concorso è promosso dalla associazione culturale GO SLOW SOCIAL CLUB nell'ambito delle proprie attività tese ad accrescere la cultura della mobilità dolce e della lentezza come stile di vita. Il Concorso è rivolto a cittadini italiani e stranieri. Le opere possono essere in lingua italiana, inglese o in dialetto purché vi sia la traduzione in italiano. La partecipazione è libera e gratuita. Il concorso è diviso in tre sezioni. Gli autori possono concorrere solo per una sezione, inviando un taccuino di viaggio, una fotografia, un racconto breve.
"Il concorso – spiegano gli organizzatori – è rivolto a coloro che percorrono meridiani e paralleli di questo mondo prediligendo i ritmi lenti di una volta, adatti all’osservazione e alla riflessione, ispirati da una vocazione a viaggi in mobilità dolce,raccontati, fotografati ed illustrati con i colori e la mente dei viaggiatori d’altri tempi. Scrittura, disegno e immagini procedono insieme per raccontare un viaggio reale o immaginario sui luoghi e i territori lenti."
I vincitori delle tre categorie riceveranno in premio soggiorni in località di montagna e collina offerti dal circuito Alpine Pearls, da EcoWorldHotel e da Agriturismo Colle Regnano. I migliori scatti di fotografie aventi per tema la bicicletta saranno pubblicate nella rivista FIAB "BC"

mercoledì 18 luglio 2012

Pezzi della mia vita 2


28 maggio 2010


…torniamo in albergo a recuperare i bagagli, secondo la guida dobbiamo prendere un pullman per Nanning così da poter raggiungere le cascate Daitian.
Il nostro accompagnatore passa alla stazione di Zaoqing a mezzanotte, con calma olimpica mangiamo un boccone e verso le 23:30 con un taxi andiamo alla stazione delle corriere che…scopriamo essere chiusa!
Ora non voglio dire che mi si è gelato il sangue nel vedere la stazione deserta, non sarebbe dignitoso; e poi… in Cina una soluzione si trova sempre.
Certo l’idea di dover trovare un alloggio a mezzanotte non mi entusiasma.

L'autista deve aver letto la perplessità mista allo sconforto sui nostri volti e comincia a parlarci e ad indicare un gruppetto di persone fermo, con una montagna di bagagli dall’altra parte della strada.
Fio, che già da un mese viaggia da solo, è sicuro: quella è la fermata dei bus notturni.
Stiamo tirando fuori i nostri fagotti quando un pullman ci sfreccia accanto alzando un polverone. Il taxista ci indica quel missile terra-terra e dice “Nanning!”
Il mio socio ed io ci guardiamo, lanciamo gli zaini in macchina e sventolando dei soldi urliamo “CORRI!”

L’inseguimento è più arduo del previsto, quel pullman maledetto si lancia in sorpassi suicidi e guadagna terreno, la strada si stringe per dei lavori in corso, a questo punto sembra impossibile raggingere quel kamikaze ma… ho sottovaluto ancora una volta la follia dei cinesi: il nostro autista, che col senno di poi deve essere un lontano parente di Steve McQueen, lascia la striscia d’asfalto e sorpassa sullo sterrato a destra.
Persa ogni inibizione e buon senso tiro giù il finestrino, mi sporgo fino alla cintura e comincio a sbracciarmi per attirare l’attenzione dell’autista del pullman.

Assalto alla diligenza riuscito: si ferma.
Con tutta la polvere che ho mangiato comincio a sputare fango.
Paghiamo il cugino di Steve McQueen e affidiamo le nostre  anime a Caronte che, dopo un paio di chilometri, si ferma in una stazione-bettola a mangiare.
Il posto è un incrocio di luoghi già visti: tavoli in formica da oratorio, pareti e pavimento di piastrelle da cesso pubblico, musica da discoteca anni 90 e scodelle di metallo come piatti, un po’ come nella cuccia del cane del mio vicino.
Come sempre sembra di essere in uno stabilimento balneare, sarà per l’abbondanza di infradito.
Finalmente si parte, è l’una di mattina.
Ci assegnano una cuccetta e una coperta che ha visto più inverni di me: forse arriva da Woodstok e da quella volta non l’hanno mai lavata!
Combatto con l’aria condizionata una buona mezzora prima di decidermi a imbozzolarmi in quel reperto archeologico.

martedì 17 luglio 2012

AREZZO 07














finalmente a casa, dopo un'odissea gentilmente offerta dalle ferrovie...
Arezzo Wave è stata una bella scoperta: mi aspettavo "solo" concerti" e invece...eventi sparsi in giro per la città durante tutta la giornata e per tutti i gusti. Questi due giorni li potrei riassumere così: un'abluzione di stimoli.

venerdì 13 luglio 2012

5 BLOGGER ALL'AREZZO WAVE

I 5 blogger tornano in azione, questa volta invitati all'Arezzo Wave: il festival musicale più vero che potete trovare nello stivale.

Domani è pure la gioranta mondiale dello Sketchcrawl, spero ceh qualcuno mi vorrà tenere compagnia.

a domani!

http://www.italiawave.com/

mercoledì 11 luglio 2012

Pezzi della mia vita 1


Eccovi un pezzetto del mio diario legato a questo disegno, è ancora in fase embrionale ma spero possa rendervi l'idea.





28 maggio 2010

Restiamo ancora oggi a Zaoqing per visitare due villaggi: Xiangang Cun e Licha Cun, solitamente tralasciati dai comuni itinerari turistici.

Indicando a destra e a manca la traduzione del nome del paese in cinese che abbiamo sulla guida, ci viene indicato un piccolo pullman che ci porterà a destinazione. Ripetiamo l’operazione col conducente che senza muovere un muscolo facciale ci alza davanti al naso il suo pollice.
Dopo un’ora e mezza di scossoni e sospensioni artritiche, a gesti ci fa capire che è ora di scendere.

Ci troviamo sul bordo di uno stradone polveroso, ai lati capannoni di rivenditori di macchinari edili e industriali: gru, turbine, silos…
Un pò perplessi ci guardiamo attorno, incrociamo lo sguardo di un autoctono. Lui sa perché siamo qui: non abbiamo la faccia di quelli che vogliono comprare un caterpillar, così ci indica una stradina che si insinua tra degli edifici e, senza darci il tempo di ringraziarlo con un cenno, si volta e sparisce.

In pochi minuti ci troviamo alla biglietteria.
Staccati i biglietti il custode torna a concentrarsi su un film di kung fu che danno in tv.
Buffo sentire gli stessi effetti sonori dei film di Bud Spencer e Terence Hill.

La particolarità di questo villaggio la si coglie guardando una foto aerea che è riprodotta sul biglietto: segue le regole del Feng Shui con la sua forma di Tao. Fu costruito nel 1300, ora è disabitato, ci vengono solo i turisti o gente per pregare nei numerosi templi sparpagliati qua e là tra le case.

Ho come l’impressione di essere in un luogo “strano”.
Nel silenzio più assoluto mi siedo per fare un paio di schizzi del posto, quando finisco mi trovo alle spalle una vecchietta in pigiama che pare fatta di cartapesta. Chissà da quanto tempo mi stava osservando.
Come mi alzo tira fuori delle picole stuoie intrecciate a mano.
Un detto cinese dice “100 cinesi, 99 mercanti”…prima che arrivino gli altri 98 Fio compra un stuoia per 7 yuan, ha provato a dargliene dieci ma non c’è stato verso. Evidentemente il suo valore è quello: il corrispettivo di 70 centesimi circa.

Ci addentriamo nel dedalo di vicoli alla rierca del cuore del villaggio.

I vicoli sono così stretti che allargando le braccia riesco a toccare gli edifici.
Nel silenzio totale, ad eccezione delle cicale che non si danno pace, con la camicia zuppa di sudore…il tempo pare essersi fermato.
Poi, d’un tratto…petardi!


continua...